Il candidato a Sindaco di Gubbio Futura: “Ripartire dai movimenti civici, che la città ha premiato rispetto ai partiti, per ricostruire il centro-sinistra”
“Nell’ultima assemblea di Gubbio Città Futura ho annunciato e motivato la mia disponibilità a fare un passo indietro e a rinunciare alla candidatura alle prossime elezioni regionali, con grande sacrificio ma anche con serenità. Questo pur di raggiungere l’obiettivo di ritrovare l’unità del campo progressista e una rappresentanza eugubina in Regione: la città non può più farne a meno”. Leonardo Nafissi, già candidato a sindaco della coalizione Gubbio Futura alle amministrative del giugno scorso, fa chiarezza sulla consultazione elettorale di novembre e puntualizza alcuni aspetti controversi della politica eugubina.
Vogliamo cominciare dalle elezioni comunali di giugno?
“Sì, da quelle e anche da altro. Intanto, vorrei ricordare a tutti che parte del nostro movimento, senza dubbi e in tempi non sospetti, aveva manifestato nel marzo 2023 la chiara volontà di contribuire alla ricostruzione del Partito democratico e alla sua apertura alla società civile. Avevamo presentato la richiesta di apertura di un nuovo circolo cittadino e di due circoli tematici (su Sviluppo economico e Sanità), dopo le parole di speranza formulate dalla segretaria Elly Schlein sul nuovo corso del partito. Una richiesta formulata da un gruppo di persone in gran parte mai iscritte al Pd, insieme a molti giovani appassionati che sono risultati vincenti alle ultime elezioni. Questa richiesta, dopo mesi di mancate risposte, è caduta nel vuoto”.
Quindi c’è un’apertura verso il Partito democratico?
“Il preambolo era solo per ricordare che riconosciamo il ruolo fondamentale dei partiti ma in questa fase questi soggetti non riescono a essere luoghi aperti di dialogo e confronto. Ed è per questo che nascono i movimenti civici, non contro i partiti ma per gemmazione naturale, a causa dell’impraticabilità dei partiti stessi”.
Quindi la proposta del Partito democratico di Gubbio di trovare una figura unitaria del centro-sinistra da candidare nella lista Pd è rinviata al mittente?
“Non proprio direi. Noi non ci limitiamo a dire ‘no’, ma facciamo sempre delle controproposte che a nostro avviso possono rappresentare un’alternativa seria alle proposte ricevute. In questo caso va però contestualizzato il quadro politico nel quale ci troviamo”.
Quindi torna in gioco l’esito delle elezioni comunali…
“Non potrebbe essere altrimenti, le elezioni si sono tenute pochi mesi fa e quindi la loro influenza è determinante per comprendere il volere dei cittadini. Senza alcun dubbio il centro-sinistra ha perso, ma le responsabilità distribuite fra molti soggetti, noi compresi, hanno pesi e misure molto diverse e anche il centro-destra, con numerose candidature e divisioni, non si presenta al meglio per garantire una rappresentanza alla città”.
A chi si riferisce in particolare?
“Innanzitutto, allo stesso Pd, soprattutto regionale. Poi al Sindaco uscente e alla candidata del ‘Patto avanti’, per aver voluto imporre un progetto e una candidatura che la città aveva da tempo rigettato, escludendo di fatto le altre forze del centro-sinistra, come i risultati elettorali hanno dimostrato in maniera chiara e oggettiva. Su questo, a nulla sono valsi i nostri ripetuti e accorati appelli di disponibilità a realizzare un nuovo comune progetto e un mio passo indietro. Questo ci ha obbligati a promuovere uno strenuo tentativo di salvare il Comune da una deriva verso una destra anomala e di natura molto articolata, tentativo svanito per un pugno di voti”.
Torniamo alle Regionali. Quindi nessuna alleanza con il Pd?
“È proprio qui che sta la nostra controproposta, da offrire all’intero campo progressista e civico eugubino: due candidature unitarie, giovani e con competenze, che hanno dimostrato in città di avere un grande consenso e attorno alle quali si può iniziare a ricostruire un nuovo centro-sinistra. Ma soprattutto per garantire alla nostra città una rappresentanza in Regione da troppo tempo inesistente, a causa di egoismi e personalismi”.
Quindi candidature provenienti da Gubbio Città Futura da offrire come alternative a quella del Pd?
“Gli elettori, a Gubbio, hanno indicato con chiarezza di voler premiare i movimenti civici, che rappresentano i quattro principali partiti della città. È da questi che bisogna ripartire, non dal Pd ma insieme al Pd e agli altri movimenti civici di centro-sinistra. La città non può infatti dimenticare in così poco tempo che il Partito democratico di Gubbio viene da 23 anni di fallimenti, sempre all’opposizione di Giunte di centro-sinistra, salvo la pesante parentesi del commissariamento. E infatti, alle ultime elezioni, il Pd ha preso il 26% alle Europee contro il 6% delle Comunali, per non parlare della recente nomina a dir poco inopportuna del commissario e alla sua sguaiata performance”.
Dunque, Leonardo Nafissi non sarà candidato nella lista dei Civici umbri, che avete contribuito a costituire proprio nei giorni scorsi…
“Sono consapevole che sulla mia persona si siano scaricate le ire di chi è stato travolto dai risultati delle ultime elezioni. Pertanto, pur ritenendo di avere una parte molto limitata di responsabilità della sconfitta e pur pensando di essere il candidato naturale del nostro movimento per i sorprendenti risultati elettorali che abbiamo conseguito, credo che la posta in gioco per la città e per il centro-sinistra sia più alta delle mie ambizioni personali. Mi auguro che questa mia disponibilità, di indubbia generosità e sacrificio vista la mia passione per la politica, venga compresa dai nostri alleati quale spirito di servizio per la vittoria di Stefania Proietti alle prossime elezioni regionali e per una riunificazione delle forze di centro-sinistra assolutamente necessaria: attendiamo risposte”.